È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 193 del 21 agosto 2025 il decreto 11 luglio 2025, che definisce modalità e criteri operativi degli incentivi introdotti dagli articoli 17 e 18 del decreto legge 7 maggio 2024, n. 60 (convertito nella legge 4 luglio 2024, n. 95, noto come “Decreto Coesione”).
Il provvedimento rende disponibili 800 milioni di euro, di cui 700 milioni a valere sul Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) e 100 milioni sul PNRR, con l’obiettivo di sostenere giovani under 35 che intendono avviare un’attività autonoma o imprenditoriale.
356,4 milioni di euro sono destinati al rafforzamento della misura Resto al Sud nelle otto regioni del Mezzogiorno;
le restanti risorse finanzieranno interventi di autoimpiego nel Centro-Nord.
Possono accedere alle agevolazioni giovani under 35 che desiderano avviare una nuova attività professionale o imprenditoriale e rientrano in una delle seguenti categorie:
giovani inoccupati o disoccupati;
beneficiari di NASpI;
soggetti presi in carico dal Programma GOL;
persone in condizioni di marginalità, vulnerabilità o discriminazione (art. 5).
Le misure si articolano in due strumenti principali:
Voucher a fondo perduto (artt. 10 e 20):
fino a 30.000 euro per progetti localizzati nel Centro-Nord;
fino a 40.000 euro per progetti nel Mezzogiorno;
importi elevabili rispettivamente a 40.000 e 50.000 euro se l’iniziativa riguarda beni o servizi innovativi, digitali, tecnologici o sostenibili.
Contributo a fondo perduto per programmi di investimento (artt. 12 e 22):
Centro-Nord: copertura fino al 65% per progetti fino a 120.000 euro, e fino al 60% per quelli tra 120.000 e 200.000 euro;
Mezzogiorno: copertura fino al 75% per progetti fino a 120.000 euro, e fino al 70% per investimenti compresi tra 120.000 e 200.000 euro.
attività produttive operanti nei settori dell’industria e dell’artigianato, nonché della trasformazione dei prodotti provenienti dall’agricoltura, dalla pesca e dall’acquacoltura
attività connesse alla fornitura di servizi a persone e a imprese
attività operanti nel settore turistico
attività relative al commercio
attività libero-professionali (sia in forma individuale che societaria)
Sono escluse le attività di produzione primaria nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura.
Sono finanziabili:
Acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, arredi e strumenti tecnologici;
Opere edili relative a interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria (solo per lo strumento agevolativo “contributo per programmi di investimento” e nel limite del 50% delle spese ammesse)
Spese per software, servizi informatici e digitali;
Restano escluse, le spese per personale, imposte, oneri notarili, utenze, locazioni, acquisto di terreni ed immobili e le consulenze.
Gli incentivi di Resto al Sud 2.0 sono cumulabili con altri aiuti pubblici (art. 15), purché nel rispetto dei limiti di intensità massima stabiliti dalla normativa europea sugli aiuti di Stato.
La misura è gestita da Invitalia, con il supporto dell’Ente Nazionale per il Microcredito e di Sviluppo Lavoro Italia S.p.A., che avranno compiti di coordinamento, formazione e affiancamento dei Centri per l’Impiego.
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